necrologio


     
 

Lo scorso 1 Settembre Enrico Bertasi ci ha lasciato, improvvisamente, inaspettatamente.

 
 

Per me tanto inaspettatamente che mi sono accorto troppo tardi di non avere neppure una sua fotografia.

 
  Conoscevo Enrico dal 2001 quando ancora si occupava del Museo Beretta.  
  In questi quattro anni gli incontri non sono stati frequenti, ma sempre ricchi di contenuti ed ogni volta scoprivo qualcosa di assolutamente nuovo.  
  La sua conoscenza spaziava in ogni argomento dell’oplologia, dalle armature alle artiglierie, dalle armi da taglio alle ex ordinanza della seconda Guerra Mondiale, alle munizioni. La competenza non si limitava però alla teoria perché era in anche grado di restaurare perfettamente qualsiasi oggetto.  
  Recentissimamente aveva riportato in piena forma una splendida carabina inglese Calisher & Terry di cui pubblicheremo a breve le immagini sul sito ed il cui proprietario ci aveva chiesto consigli per il restauro.  
  Personalmente non conosco nel dettaglio la sua esperienza lavorativa ma da sempre si è occupato di armi, principalmente alle dipendenze della Beretta. Poi, dopo la pensione al Museo del Castello di Brescia e presso molti altri musei, organizzando mostre, restaurando armi di ogni epoca e provenienza, sia di collezioni pubbliche che private, fornendo consulenze, perizie e valutazioni. All’EXA faceva parte dell’organizzazione con mansioni sempre di tipo pratico.  
  Senza dimenticare la conoscenza diretta della storia recente delle principali realtà produttive armiere della Valtrompia e delle relative persone, Beretta in primis ovviamente.  
  Era una persona estremamente semplice e modesta, sempre disponibile, forse addirittura troppo, al punto da non dire mai di no e diventare quasi imbarazzante.  
  L’esperienza non era maturata sui banchi di scuola ma al banco di lavoro e, pur essendo quasi  sempre il più competente in un dato argomento non lo faceva mai trasparire per timore di mettere in difficoltà l’interlocutore, spesso laureato. Altrettanto frequentemente l’interlocutore si complimentava per la sua conoscenza ma Enrico glissava smentendo o cambiando abilmente discorso.  
  Era molto schivo e preferiva tenersi lontano dai riflettori: difficilmente il suo nome è comparso su articoli e riviste.  
  Raramente, in occasione di mostre, o nei musei in cui aveva lavorato, il suo nome appariva ufficialmente nel team o sul catalogo, pur essendo sua buona parte del merito, sia per il recupero dei pezzi esposti che, spesso, anche per la scelta degli stessi.  
  Per via del suo carattere non credo abbia lasciato molto di scritto e questo non può che dispiacere a tutti perché con lui abbiamo perso un pezzo della nostra storia e della nostra cultura. Invidio i fortunati che hanno avuto la possibilità di collaborare al suo fianco e apprendere anche solo una minima parte dell’enorme bagaglio di competenze che ha portato con sé.

 

 
  Credo che questa pagina sia il minimo che possiamo offrirgli e chiunque lo desideri può inviare un messaggio o un commento per ricordare questo incredibile amico.  
  Tutti i messaggi ricevuti verranno pubblicati integralmente a meno che diversamente specificato e saranno sempre consegnati in copia alla famiglia.  
   

Paolo Amadi

 

 
 

PER INVIARE IL VOSTRO MESSAGGIO USATE IL SEGUENTE INDIRIZZO:

 
 

bertasi@euroarms.net

 
 
 
 
 

 I VOSTRI MESSAGGI:

 
     
 
 
 
Sentite condoglianze alla famiglia ed a quanti gli furono vicini.
G. Codognola
 
 
 
 
Condoglianze sentite alla famiglia per la perdita di uomo importante! 
Paolo Melloni
 
 
 
 

Sentite condoglianze alla famiglia e agli amici.
"aspis"

 
 
 
  Una grande perdita per il nostro mondo di appassionati di armi. Sentite condoglianze a chi lo ha amato ed a chi lo ha stimato.
L.M. Balbo
 
 
 
 
Non lo conoscevo, ma stimo chiunque operi nel nostro settore.
Le più sentite condoglianze ai familiari.
Tanda Antonio
Armeria Tanda Sport - Alghero
 
 
 
 
Pur non avendolo conosciuto direttamente, la su competenza e cortesia mi erano note. Come tutte le persone di valore lascia un grande vuoto, e ancor di più nel nostro piccolo mondo di appassionati.
Condoglianze
Paolo M. Salzotto
 
 
 
  Anche se come giustamente riportato nello scritto non conoscevo la persona
scomparsa esprimo a tutti i famigliari e agli amici più cari le mie sentite
condoglianze.
Giovanni Dell'Amico
 
 
 
 
Ricordo "del" Bertasi quando assieme a qualche cliente visitavamo il museo Beretta.
Ricordo la sua infinita disponibilità e la delicatezza nell' esporre dati e concetti. Non posso anche se tardivamente  che esprimere un sentimento di gratitudine verso Bertasi.
Aggiungo infine che delle persone intelligenti e riservate, ci si accorge sempre troppo tardi.
Luciano Paganini
 
 
 
  Dispiaciuto dell'accaduto sono vicino alla famiglia e agli amici che ebbero il piacere di lavorare con Lui.
Quando muore un'appassionato muore sempre un pezzetto di noi.
Addio Enrico ti sia lieve la terra.
Max.
 
 
 
  Condoglianze vivissime,
io personalmente non lo conoscevo ma sono vicino nel dolore alla famiglia.
Distinti saluti
Mar. Ord. SURIANO Gianluca
 
 
 
  Non conoscevo Enrico Bertasi, ma dal ritratto che ne fa Euroarms mi
rendo conto che doveva essere una di quelle preziose persone competenti
e modeste che sono sempre rare, e ancora di più rare al giorno d'oggi
in cui si vanno perdendo le competenze concrete e ci sono in
circolazione tanti 'parolai'. Quindi condoglianze e rincrescimento per
la perdita.
Antonino Lentini
 
 
 
  Conoscevo Bertasi da quando è entrato a far parte, come restauratore, del Museo. Con lui abbiamo diviso la passione delle armi antiche e la pazienza nell'affrontare un restauro, per tanto difficile potesse presentarsi.
Ho perso quello che consideravo un maestro, e mi ricordo ancora le discussioni serrate, ma sempre costruttive, sulle diverse teorie nel progredire con un restauro che ognuno di noi sosteneva. Purtroppo restiamo in pochi a dividerci quanto della sua conoscenza ci aveva trasmesso, ma mi consola il fatto che sarà sempre vicino a me ogni volta che impugnerò una lima o il ferro per zigrinare.
Alberto Riccadonna
Perito Balistico Forense e restauratore d'armi antiche per piacere proprio
 
 
 
 
Non lo conoscevo, ma chi lo ha incontrato, si sentiva in dovere, parlandone, di sottolinearne la capacità professionale ed il meraviglioso carattere.
Le mie più sentite condoglianze
Cesare Paganini
 
 
 
 

Non conoscevo Bertasi, ma seguo con attenzione le newsletters e le proposte. Se c’era il suo zampino, abbiamo perso una risorsa importante.
Paolo Tondi

 
 
 
  Porgo le mie più sentite condoglianze.
Giorgio Vicina Mazzaretto 
 
 
 
  Con grande dispiacere ricevo la notizia della scomparsa di Enrico. Lo  ricordo con simpatia e affetto e penso che così è anche per i tanti  che lo hanno conosciuto. Faccio le più vive condoglianze alla famiglia
Livio Pierallini
 
 
 
 
Bravo Paolo,
le tue parole esprimono appieno il vuoto lasciato da una mancanza tanto improvvisa quanto grande e non saprei cosa altro aggiungere se non le mie sentite condoglianze alla famiglia e a tutti coloro che avevano il privilegio di essergli spesso vicini. 
John
 
 
 
 
Caro Enrico, vorrei ringraziarti per la tua disponibilità, la tua cortesia, per la cordialità, per gli insegnamenti che tu eri sempre pronto a dare a chi ti chiedeva un consiglio, in quell'arte di cui eri maestro e che praticavi senza ostentare la tua eccelsa bravura. Grazie per la stima di cui mi hai onorato e per gli incoraggiamenti che hai saputo dare a quanti ricorrevano alla tua esperienza e abilità: a te sembrava tutto semplice! tu sapevi ridar vita agli oggetti più maltrattati dal tempo con passione ed arte, quell'arte che pochi sapranno eguagliare, con la modestia che ti ha sempre contraddistinto. 
 Addio Enrico, ultimo signore del "Falco d'Italia" come qualcuno ti aveva nominato.
Alla signora ed alla "nonna" che ho avuto la fortuna di conoscere, ed alla famiglia tutta, le mie più sentite condoglianze.
Paola Andrean Serafini
 
 
 
  Dopo averlo conosciuto attraverso vari articoli giornalistici e
l'esposizione delle opere da lui restaurate, ho avuto l'onore e il
piacere di godere della sua amicizia e dei suoi insegnamenti. Per un
tempo troppo breve.
Troppe le doti del tecnico e soprattutto dell'uomo per ricordarle in
poche righe e su questo sito c'è chi lo ha già fatto egregiamente.
Credo che si possa solo aggiungere che Enrico ha incarnato le migliori
qualità di un appassionato di armi.
Giovanni Laterra
 
 
 
 

Due righe sul Sig. Bertasi che ho mandato tempo fa al giornale della nostra città...

 

Giovedì è mancato all’affetto dei suoi cari il Sig. Enrico Bertasi, è mancato in realtà all’affetto di molte persone sparse per tutta Italia. Ufficialmente è stato per molti anni conservatore e restauratore della collezione Marzoli (museo delle armi di Brescia), ha inoltre curato il restauro delle collezioni di armi antiche di altri nove musei Italiani. 

In modo meno ufficiale è stato il punto di riferimento per molti collezionisti grandi e piccoli ed un valido collaboratore per numerosi suoi colleghi, studiosi di armi antiche.

In un’intervista comparsa sullo speciale del Giornale di Brescia dedicato al museo delle Armi, del 1988, rispondeva così alle sollecitazioni del giornalista “ho sempre l’impressione di doverle custodire per gli antichi cavalieri che una qualche mattina passeranno a riprenderle”.

Ultimamente stava lavorando sulla spada di un cavaliere Templare, era riuscito sotto la ruggine a trovarne i simboli inconfondibili, ed emozionato pochi giorni fa aveva confidato ad un amico “sono sempre più vicino alla spada di Sant’Obizio”, che era la sua grande ricerca, il suo sogno di Bresciano, orgoglioso custode delle nostre tradizioni. Oggi certamente sta impugnando quella spada e sorride.  

Io ho avuto l'onore di conoscerlo e di condividere con lui alcune scoperte ed alcuni sogni. 

ciò che avete fatto è bello, e state certi che sarà fatto altro. 

Grazie

Roberto