Siamo estremamente orgogliosi di annunciare che sono disponibili i fucili Enfield N°1 e N°4, appartenuti, dalla fine degli anni ‘60, alla dotazione della Marina Militare Italiana, che li ha recentemente dismessi attraverso un’asta.  
  Vi suggeriamo di memorizzare questa pagina tra i preferiti e di visitarla regolarmente perché inseriremo tutte le novità sugli Enfield man mano che approfondiremo l’analisi del lotto.  
 

Per qualsiasi richiesta, informazione o suggerimento scrivete a:

 
 

enfieldmarina@euroarms.net

 

 
  I fucili sono stati esposti in anteprima all’EXA 2006 riscuotendo un notevole successo tra gli appassionati di ex ordinanza.  
     
 
  A sinistra Branko Bogdanovic - autore di molte pubblicazioni tra cui
"
Serbian and Yugoslav Mauser Rifles" con Paolo Amadi
   
 
 

 
 

Il Senatore Di Pietro in visita al nostro stand

   
  Si tratta di un evento assolutamente eccezionale, senza precedenti in Italia e all’estero  per la qualità, la varietà e la quantità dei pezzi disponibili.  
  Sebbene ormai da parecchi mesi la notizia fosse trapelata in via non ufficiale attraverso il passaparola tra gli appassionati e sui newsgroup, abbiamo preferito non comunicare nulla ufficialmente senza aver prima avuto le armi in nostro possesso ed aver verificato il loro reale stato. Finora avevamo solo potuto effettuare delle piccole campionature che, pur avendo dato risultati estremamente soddisfacenti, non garantivano assolutamente sull’uniformità del lotto essendo un campione numericamente non significativo.  
  Possiamo invece ora affermare che oltre l’80% delle armi sono in condizioni eccezionali vista la loro età poiché non hanno subito nessuna alterazione o manipolazione durante gli anni di deposito e di scarso utilizzo nelle basi della Marina. Oltre il 50% dei pezzi ha l’otturatore monomatricola.  
  Alcuni addirittura sono stati conservati fino ad oggi nelle stesse casse (vedi foto) in cui vennero spediti al Governo italiano dagli arsenali canadesi come nel caso di alcuni fucili Long Branch N4 MkI.  
  Questi fucili Long Branch hanno ancora la sottile patina di grasso originale che li ricopre completamente sia sui ferri che sui calci; tutti sono provvisti di un’etichetta rossa, fissata con uno spago alla fascetta posteriore, siglata a matita da un ispettore, con il numero di matricola dell’arma scritto a mano e la data (il tutto visibile chiaramente sulle foto).  
  Alcuni fucili riportano anche una targhetta verde, fissata alla fascetta intermedia, con la dicitura “Tested on Range” cioè testato in poligono, che riporta sul fronte la firma di chi ha provato l’arma e sul retro la matricola del fucile scritta a mano.  
     
 

cliccare sulle foto per ingrandire

 
   
     
Non abbiamo trovato finora alcuna documentazione ufficiale sulla storia di queste armi e perciò facciamo appello a tutti gli appassionati ed a chiunque avesse informazioni utili a riguardo di contattarci in modo da renderle disponibili per tutti sul sito.
  Per quello che sappiamo le armi vennero fornite, subito dopo la II Guerra Mondiale, al Governo Italiano che le diede in dotazione all’Esercito. Dopo alcuni anni la maggior parte venne passata alla Marina che le distribuì ai vari Arsenali. A loro volta gli Arsenali ne tennero una parte a terra e dotarono tutte le navi di almeno una cassa di Enfield.  
  Le armi sulle navi non vennero praticamente mai utilizzate mentre negli Arsenali venivano date alle reclute durante il Corso di Addestramento, raramente per prove a fuoco molto spesso per le esercitazioni di schieramento o di marcia in gruppo.  
  Un elevato numero di quelle degli arsenali venne invece lasciato come armi di riserva nei bunker pronte da utilizzare in caso di mobilitazione.  
  Non sappiamo di preciso quando ma ad un certo punto, presumibilmente negli anni ’90, gli Enfield sulle navi e quelli da addestramento vennero dichiarati fuori uso e furono concentrati negli Arsenali principali mentre rimasero in servizio, ancora per qualche tempo, solo quelli per la mobilitazione che vennero dichiarati fuori uso successivamente.  
  Come già avvenne per decine di migliaia di Carcano la fine di tutti questi fucili sembrava ormai segnata e prevedeva purtroppo la rottamazione: sappiamo per certo che questa fine toccò a un certo numero di armi in Sicilia anche se non abbiamo dati certi sulle quantità.  
     
  Fortuna volle che un alto ufficiale della Marina, appassionato di ex ordinanza, collezionista e tiratore, consapevole dello scempio che si sarebbe compiuto, sebbene non fosse un suo incarico, prese l’iniziativa e nel 2001 si dette da fare per cercare di organizzare la vendita degli Enfield. Detto così sembra una cosa semplice ma solo lui conosce le difficoltà e gli ostacoli sia burocratici sia politici che ha dovuto superare visto che si trattava di un’operazione mai effettuata prima. Alla fine tutto è andato per il meglio e nel Luglio del 2005 si è tenuta l’asta di aggiudicazione.  
     
 

 
 

Bancali di Enfield in Arsenale

 
     
 

Per ragioni di sicurezza i fucili venivano immagazzinati privi dell’otturatore e purtroppo gli otturatori erano tenuti in casse, mescolati alla rinfusa

 
     
 

 
     
 

Questa situazione ha richiesto un impegnativo lavoro di lettura delle matricole, un posizionamento degli otturatori in appositi contenitori e l’archiviazione su supporto informatico della matricola associata alla locazione. Per avere un’idea della cosa basta dare un’occhiata alle fotografie degli otturatori allineati.

 
     
 

 
     
 

 
     
   
 

cliccare sulle foto per ingrandire

 
     
  L’impegno profuso è stato però ripagato perché, nonostante i timori iniziali, siamo riusciti a riaccoppiare al proprio fucile oltre il 50% degli otturatori con punte che raggiungono anche l’80%.  
  Passando ai fucili garantiamo che daremo precedenza agli appassionati Italiani e che cercheremo di soddisfare quanto più possibile le richieste del mercato interno prima di quello estero.  
     
  Per quanto riguarda le caratteristiche dei pezzi disponibili forniamo qualche breve cenno orientativo.  
     
 

FUCILI SMLE N°1

 
   
   
     
   
     
  Sono disponibili sia Mk III che Mk III* di produzione Enfield, BSA, LSA, Ishapore, Lithgow, oltre che a quelli senza marchi. Gli anni di fabbricazione vanno generalmente dal 1914 al 1942.  
 

cliccare sulle foto per ingrandire

 
 

 

 
 
 
     
  Ovviamente soltanto una piccola parte è provvista di CUT OFF ma riteniamo sia sufficiente a soddisfare tutte le richieste degli appassionati Italiani.  
 
 
 

 

 
  Vi sono anche fucili derivati dalla trasformazione di modelli precedenti  
 
 
     
  Per quanto riguarda il VOLLEY SIGHT abbiamo solo pochissime unità come è altresì ovvio vista l’estrema rarità di questi accessori.  
 

 
     
  Disponiamo anche di un limitato numero di fucili in dotazione alla Marina Britannica marcati con una N (Navy) sul lato sinistro della fascia metallica.  
   
     
     
 

FUCILI SMLE N°4

     
   
     
   
     
  Sono disponibili sia Long Branch che Savage in condizioni nuove d’arsenale.  
     
   
     
  Sono disponibili anche, in quantità molto limitata, pezzi della BSA Shirley, ROF Maltby e ROF Fazakerely anche se non in condizioni di nuovo.  
     
 

cliccare sulle foto per ingrandire

 
 
 
     
 

BAIONETTE 1907 PER N°1 E A CHIODO PER N°4

 
     
  Sono disponibili anche le corrispondenti baionette originali (mod.1907 a lama e fodero in cuoio per i N°1, a chiodo con fodero in metallo per i N°4), di cui molte nuove.  
  Al momento non siamo in grado di fornire dettagli sui fabbricanti del modello 1907, sicuramente il più interessante storicamente ma appena avremo delle informazioni le pubblicheremo sul sito.  
     
 

cliccare sulle foto per ingrandire

 
 
 
     
 

Pagina sui  marchi delle baionette Britanniche e del  Commonwealth

 
 

http://oldmilitarymarkings.com/brit_bayo.html

 
     
 
 
  Da ultimo ma non meno importante desideriamo ringraziare tutte le persone che ci hanno dato una mano finora e che ci aiuteranno nel prosieguo di questa storica impresa e senza le quali non saremmo sicuramente riusciti ad ottenere questo splendido risultato.  
     
  Speriamo infine che questo sia solo un primo passo per quanto riguarda la destinazione delle armi obsolete del nostro Esercito e che vengano salvate dalla rottamazione quante più armi hanno fatto la storia della nostra nazione  
     
 
 
 

Per qualsiasi richiesta, informazione o suggerimento scrivete a:

 
 

enfieldmarina@euroarms.net